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Cyberbullismo


Dopo un percorso legislativo di oltre tre anni, con il nuovo titolo: Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge 1261, proposto dalla senatrice del Partito Democratico Elena Ferrara.

La legge riconosce colpevole di cyber bullismo chiunque commetta denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica a danno dei minori.

A ciò si aggiunge la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) con lo scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.

Dopo vari passaggi e proposte, che riguardavano più genericamente il fenomeno del bullismo, il testo è stato ripresentato nella sua impostazione originaria. Sono stati eliminati gli elementi repressivi penali e quelli relativi al bullismo in generale, tornando al fenomeno scolastico educativo limitato ai minori. E’stata una battaglia molto sentita per la senatrice Ferrara, ex insegnante di Carolina Picchio, la quattordicenne suicida nel 2013 a causa di una persecuzione da parte di cyberbulli. 

Il neo approvato provvedimento normativo si articola su più fonti:

  • piani d’azione per la prevenzione e il monitoraggio del fenomeno, per il quale si prevede un Tavolo Tecnico di responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • referenti scolastici ed insegnanti formati e competenti nel valutare e riconoscere comportamenti a rischio;
  • azioni di oscuramento di un contenuto di un sito web o di un social media, da parte del gestore, su segnalazione di un minore over 14 o di un genitore. Il Garante della Privacy è tenuto in caso di inadempienza ad intervenire entro le 48 ore;
  • ammonimento da parte del Questore che inviterà il bullo minorenne a non ripetere atti vessatori, tale ammonimento cesserà al compimento della maggiore età.